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BeitragVerfasst: Mo, 29.07.2013, 7:53 
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SPORT INVERNALI - NOTIZIARIO DELLA FISI Mensile - Anno XI - N.11 - Maggio 1956

Hier sind die Scans der Seiten, dann die Bilder nochmal einzeln, und dazu der vollständige Artikel, da die Schrift sonst nicht lesbar wäre.
Vielleicht ist das "Dokument" ja ganz interessant für Euch.
Viele Grüße
Amarra


Copertina - Si avvicina il momento dello sci estivo. Nella foto i campi di neve ed i mezzi di risalita a disposizione degli allievi che frequentano la scuola del Livrio, la »decana« (Foto Vasari Roma)
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Praticare del buon sci anche in estate è un'affermazione che può fare sorridere ancora oggi anche praticanti assidui dello sci invernale. E' un campo di attività tuttora poco conosciuto e non scevro di una certa incredulità e diffidenza, comprensibili se si tien conto di elementi così antitetici quali sono il calore e la neve in condizioni di ben prestarsi all'uso dello sci.

Effettivamente lo sci estivo e un'appendice nuova, resa possibile specie dallo sviluppo dei mezzi meccanici di risalita e dalla migliorata viabilità, che hanno rese accessibili più agevolmente che non in passato le zone dove effettivamente esistono le condizioni ideali per un tale genere di sport.

Di anno in anno aumenta il numero dei praticanti lo sci estivo, ed il motivo e semplice; aumenta la massa dei proseliti dello sci in genere ed inoltre non è facile negare che in piena canicola è indubbiamente piacevole starsene al fresco praticando anche dello sci. Lo scoglio maggiore per i pessimisti sta nel convincerli a tentare l'esperienza per constatare la realtà delle possibilita e della bellezza dello sci estivo. Logicamente non si può pretendere di assommare lungbe ed inebrianti discese continuate per chilometri e chilometri. I campi di sci estivi non si possono paragonare per estensione a quelli invernali, ma non è da credere, come qualcuno ritiene, che ci si pigi in pochi metri quadrati di neve fondente.

Lo sci estivo comunque offre molti lati del tutto positivi. Permette un rendimento massimo per l'apprendimento ed il perfezionamento della tecnica dello sci, essendo la neve quasi sempre di tipo primaverile. Nelle zone più alte, in genere ad ogni precipitazione metereolocica anche d'estate si ha caduta di neve che, specie in mattinata, mantiene tutte le caratteristiche invernali. E' risaputo che per la sua uniformita ed omogeneità la neve primaverile è la più indicata ai fini dell'apprendimento.

Con la mitezza della temperatura inoltre i muscoli sono meno rattrappiti ed i movimenti sono indubbiamente più sciolti e lievi, perchè non obbligati in un abbigliamento protettivo eccessivo come succede per lo più in inverno. La maggiore intensità del calore e la ricchezza di raggi ultravioletti sono un invito al moto ed alla vita all'aria aperta in ambienti d'alta montagna indubbiamente attraenti per la varietà, ampiezza, forza e bellezza del paesaggio.

La pratica dello sci in tali epoche mette lo sciatore in condizione di evitare la lunga pausa tra le successive stagioni invernali, pausa non certo vantaggiosa per la ripresa in tale sport per comprensibili motivi. L'Italia, la terra che molti stranieri invidiano per il suo sole, i suoi mari, i suoi laghi, le sua svariate bellezze, è anche tra i Paesi alpini la più invidiata per le sua vaste possibilità nello sci estivo.

I gruppo del Monte Bianco, del Cervino, del Monte Rosa, del Cevedale, dell'Adamello, dell'Ortler ed altri minori dispongono di estese zone per lo sci estivo. E appunto in tali zone ogni anno più si consolida e si estende l'azione delle nostre scuole estive.

Per dislocazione geografica lungo l'arco alpino riportiamo di seguito le zone (e le relative Scuole) dove si pratica dello sci estivo organizzato in genere da giugno a settembre.

Per rendere un giusto onore al merito iniziamo dalla zona dello Stelvio, dove al Livrio svolge la sua attività la decana delle Scuole di sci esti ve. Al Livrio infatti, sin dal 1930, ad opera del Club Alpino Italiano di Bergamo, è sorta e si è sviluppata sino ad assurgere a rango di «nazionale» la Scuola estiva detta appunta del Livrio.

Tale Scuola ripartisce gli allievi in cinque classi a seconda dell'abilità sciistica; le lezioni sana di quattro ore al giorno. Gli allievi più esperti compiono ogni settimana un'escursione sci-alpinistica al Monte Cristallo o al Passo del Tuchett; ad ogni fine di settimana si svolge una gara tra tutti gli allievi che fanno parte della medesima classe.

La zona dello Stelvio-Livria si raggiunge:

a) per treno sino a Tirano e poi con pullman sino al passo dello Stelvia;

b) per pullman da Milano e da Balzana can servizio diretto.

Dal passo dello Stelvia con tre quarti d'ora di cammino (riducibili a 15 minuti se si fruisce del servizio di «jeep» sino alla capanna Nagler) si raggiunge il rifugio-albergo a quata 3.175.

Un servizio di teieferica e di· portatori provvede al trasporto dei bagagli e sci.
Due ski-lifts sono sistemati sui campi di sci del Livrio.
Nella zona dello Stelvio funziona pure un'altra Scuola estiva di sci con base al rifugia Nagler, collegato come abbiama detto con il passo dello Stelvio mediante servizia di «jeep». Anche i campi di sci della Nagler dispongono di uno skilift.
Al passo dello Stelvio e nei pressi deilla 4a Casa cantoniera esistono pure possibilita di praticare in annate favorevoli del buon sci estivo.

Can base al rifugio Casati, nel gruppo del Cevedale, svolge la sua attività una Scuola di sci estivo. Si raggiunge la zona per Bormio-S. Caterina di Valfurva con pullman ed automezzi e quindi per mulattiera il rifugio Casati, con servizio di trasporti sci e bagagli.

Per ritrovare zone organizzate ed attrezzate allo sci estiva bisogna quindi passare in Val d'Aosta, e precisamente a Cervinia e Courmayeur.
A Cervinia la Scuola Nazionale estiva ha la sua base di attività nel grande, assolato anfiteatro compreso tra il Breithorn e la Gobba di Rollin tra i 3.500 e 3.800 metri. La funivia parta gli sciatori dai 2.000 metri di Cervinia ai 3.500 del Plateau Rosà. Con dieci minuti di camminata in sci si raggiungono i campi serviti da skilift.

La Scuola di Courmayeur ha i suoi campi nel gruppo del Monte Bianco, dislocati a nord del colle di Tula oltre il Colle del Gigante, sui 3.400 metri di quota.

Una rapida funivia collega Entrèves (frazione di Courmayeur) con il Colle del Gigante. Quindici minuti di cammino a piedi od in sci necessitano per raggiungere i eampi, che sono serviti da uno skilift.

Tutte queste Scuole estive vengono annualmente autorizzate dalla F.I.S.I. e dànno al turista il massimo affidamento, perchè sono servite da ottimi Maestri di sci provenienti in genere dalle più quotate Scuole invernali.

_________________
http://www.retro-moden.de/index.php?id=skimode


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BeitragVerfasst: Mo, 29.07.2013, 8:26 
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Sehr schön, Danke. Muss ich mir dann mal genauer durchlesen!


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BeitragVerfasst: Do, 14.03.2019, 8:51 
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Reichlich verspätet aller besten Dank für dieses hochinteressante Dokument! Ich habe wegen meines extrem rudimentären Italienisch mal die wichtigsten Passagen per Google Translate übersetzt (sorry für die Holprigkeiten und die Stilistik, ich habe das jetzt kaum mehr sprachlich aufgehübscht, die Kernaussagen versteht man, denke ich):

Titelseite - Der Moment des Sommerskifahrens nähert sich. Auf dem Foto die Schneefelder und die Mittel für die Aufzüge, die den Schülern der Schule des Livrio zur Verfügung stehen, dem »Dekan«.

Gutes Skifahren auch im Sommer ist eine Bestätigung, die auch heute noch Wintersportler zum Lachen bringen kann. Es ist ein noch wenig bekanntes Tätigkeitsfeld, dem ein gewisser Unglaube und Misstrauen nicht fehlt, verständlich, wenn wir solche gegensätzlichen Elemente wie Hitze und Schnee unter Bedingungen berücksichtigen, die für das Skifahren gut geeignet sind.

Sommerskilauf ist ein neues „Anhängsel“, das vor allem durch die Entwicklung mechanischer Aufstiegsmittel und einen verbesserten Verkehr möglich wurde, haben ihn leichter zugänglich gemacht als in früheren Gegenden, in denen effektiv die idealen Bedingungen für einen solchen Sport bestehen.

Die Anzahl der Sommerskifahrer steigt von Jahr zu Jahr und der Grund dafür ist einfach; erhöht im Allgemeinen die Masse der Proselyten des Skis und es ist auch nicht leicht zu leugnen, dass es bei voller Hitze zweifellos angenehm ist, beim Skifahren cool zu bleiben. Das größte Hindernis für die Pessimisten ist es, sie davon zu überzeugen, die Erfahrung der Möglichkeiten und der Schönheit des Sommerskifahrens zu erleben. Logischerweise kann man nicht erwarten, lange und berauschende Abfahrten über Meilen und Meilen zusammenzufassen. Die Sommer-Ski-Camps sind nicht mit den Wintercamps zu vergleichen, aber man kann nicht glauben, dass man einige Quadratmeter schmelzen kann.

Der Sommerski bietet jedoch viele positive Seiten. Es ermöglicht einen maximalen Ertrag für das Erlernen und Verbessern der Skitechnik, da der Schnee fast immer vom Frühlingstyp ist. In den höchsten Lagen, meist bei jedem metereolokalen Niederschlag, fällt selbst im Sommer ein Schneefall, der vor allem morgens alle Wintereigenschaften behält. Es ist bekannt, dass der Frühlingsschnee wegen seiner Gleichmäßigkeit und Homogenität am besten für Lernzwecke geeignet ist.

Mit der milden Temperatur werden auch die Muskeln weniger geschrumpft und die Bewegungen sind zweifellos lockerer und leichter, da sie nicht in übermäßiger Schutzkleidung gezwungen sind, wie dies meistens im Winter der Fall ist. Die erhöhte Wärmeintensität und der Reichtum an ultravioletten Strahlen sind eine Einladung für Motorräder und das Leben an der frischen Luft in Hochgebirgsumgebungen, die zweifellos für Vielfalt, Weite, Kraft und Schönheit der Landschaft attraktiv sind.

Das Skifahren zu solchen Zeiten versetzt den Skifahrer in die Lage, die lange Pause zwischen den folgenden Wintersaisonen zu vermeiden. Eine Pause ist aus verständlichen Gründen für die Erholung in diesem Sport sicherlich nicht vorteilhaft. Italien, das Land, das viele Ausländer um seine Sonne, seine Meere, seine Seen und seine vielfältigen Schönheiten beneiden, gehört zu den Alpenländern, die am meisten um ihre vielfältigen Möglichkeiten zum Sommerskilauf beneidet werden.

Der Mont Blanc, Cervino, Monte Rosa, Cevedale, Adamello, Ortler und andere kleinere Gruppen bieten ausgedehnte Gebiete zum Sommerskifahren. Und genau in diesen Bereichen wird jedes Jahr die Aktion unserer Sommerschulen gefestigt und erweitert.

Durch geographische Versetzung entlang des Alpenbogens berichten wir unterhalb der Gebiete (und der jeweiligen Schulen), in denen der Sommerskilauf normalerweise von Juni bis September organisiert wird.

Um dem Verdienst eine angemessene Ehre zu geben, starten wir aus dem Gebiet Stilfs, wo der Dekan der estnischen Skischulen seine Tätigkeit in Livrio ausübt. In Livrio, seit 1930 vom italienischen Alpenverein von Bergamo, ist die als Livrio bekannte Sommerschule auf den Status "national" aufgestiegen.

Diese Schule teilt die Schüler in fünf Klassen ein, je nach Skifähigkeit; gesunde Stunden von vier Stunden pro Tag. Die erfahrensten Schüler machen jede Woche einen Skitourenausflug zum Monte Cristallo oder zum Tuchett-Pass; An jedem Ende der Woche findet ein Wettbewerb zwischen allen Teilnehmern derselben Klasse statt.

(Anreise zum Stelvio selbsterklärend)

Vom Stelvio-Pass mit einer dreiviertel Stunde zu Fuß (der mit dem "Jeep" -Service zur Naglerhütte auf 15 Minuten reduziert werden kann), erreichen Sie das Schutzhotel auf 3.175 m Höhe.

Ein Liefer- und Carrier-Service sorgt für den Transport von Gepäck und Ski.
Auf den Livrio-Skigebieten befinden sich zwei Skilifte.
Im Stilfserjoch gibt es auch eine weitere Sommerskischule, die auf der Nagler-Hütte basiert, die, wie bereits gesagt wurde, über einen "Jeep" -Dienst mit dem Stilfserjoch verbunden ist. Auch die Skigebiete des Naglers verfügen über einen Skilift.

Am Stilfserjochpass und in der Nähe der 4. Casa Cantoniera gibt es auch die Möglichkeit, in günstigen Jahren guten Sommerski zu betreiben.

Basierend auf der Casati-Hütte, in der Cevedale-Gruppe, betreibt eine Sommerschischule ihre Aktivitäten. Sie erreichen das Gebiet für Bormio-S. Caterina di Valfurva mit Bussen und Fahrzeugen und dann für Saumpfade die Schutzhütte Casati mit einem Ski- und Gepäcktransportservice.

Um wieder organisierte und ausgestattete Gebiete für das Sommerskifahren zu finden, ist es notwendig, ins Aostatal zu fahren, und zwar genau nach Cervinia und Courmayeur.
In Cervinia ist die Nationale Sommerschule im großen, sonnigen Amphitheater zwischen dem Breithorn und dem Gobba di Rollin zwischen 3.500 und 3.800 Metern aktiv. Die Seilbahn startet Skifahrer von 2.000 Metern von Cervinia bis 3.500 vom Plateau Rosà. Nach zehn Minuten mit den Skiern erreichen Sie die vom Skilift bedienten Felder.

Die School of Courmayeur hat ihre Felder in der Mont Blanc-Gruppe, nördlich des Hügels von Tula über dem Colle del Gigante, auf einer Höhe von 3.400 Metern.
Eine schnelle Seilbahn verbindet Entrèves (Fraktion von Courmayeur) mit dem Colle del Gigante. Zum Wandern oder Skifahren benötigen Sie 15 Minuten, um die Felder zu erreichen, die mit einem Skilift bedient werden.

Alle diese Summer Schools werden jährlich von F.I.S.I. genehmigt. und geben Sie dem Touristen größtes Vertrauen, denn er wird von ausgezeichneten Skilehrern der beliebtesten Winterschulen bedient.


Sehr faszinierend:
- bereits 1956 gab es am Stilfserjoch einige (Klein-)Lifte => sportlich, in 45 min vom Pass zum Livrio? Naja, vor über 60 Jahren waren die Menschen meist weitere Fußwege gewohnt (?)
- dito auf dem Plateau Rosa (10 min Fußmarsch)
- am Colle Gigante (15 min Fußmarsch) => da die dritte Seilbahnsektion zur Punta Helbronner erst 1957 eröffnet wurde, kann das nur von der 2. Sektion und dem Refugio Torino aus gemeint sein, oder?
- auch auf der Casati-Hütte wird bereits Sommerski gelaufen, aber unklar ist, ob mit oder ohne Lift
- die Pro-Argumente für Sommerski: Weniger Muskelkater da wärmer, idealer Schnee zum Lernen (Frühjahrsschnee=Firn) => das muss man wohl in Kontrast zu damaligen, unpräparierten Winterpisten sehen, die v.a. Buckelfelder waren, nicht? Dagegen sind die oft sehr flachen Gletscherhänge, wenn schön aufgefirnt und glatt tatsächlich sehr viel einfacher. Dieses Argument würde man, denke ich, heute auf jeden Fall nicht mehr bringen, oder?


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BeitragVerfasst: Do, 14.03.2019, 12:43 
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Emilius3557 hat geschrieben:
das muss man wohl in Kontrast zu damaligen, unpräparierten Winterpisten sehen, die v.a. Buckelfelder waren, nicht? Dagegen sind die oft sehr flachen Gletscherhänge, wenn schön aufgefirnt und glatt tatsächlich sehr viel einfacher.
So hab ich das noch gar nicht gesehen .. galt dann aber vmtl. schon ab den 70/80ern nicht mehr, als Pisten auch im Winter regelmäßig präpariert wurden?

_________________
Da ich hier wie im Alpinforum von den Anhängern der Corona-Sekte verfolgt werde, werde ich hier nichts mehr schreiben oder lesen.
Meine Berichte sind ab sofort nur noch auf meinem Blog: http://blog.inmontanis.info
Überblick Ski-Saison 1.10.2020-30.9.2021 (102 Tage, 52 Gebiete) & Meinung zu Corona


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BeitragVerfasst: Do, 14.03.2019, 13:31 
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Casati-Hütte:

"La prima manovia è stata nel 1957. Mentre lo skilift ha funzionato fino al 1979 con la relativa Scuola di Sci estiva."


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BeitragVerfasst: Fr, 15.03.2019, 22:38 
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@Starli:
Zitat:
galt dann aber vmtl. schon ab den 70/80ern nicht mehr, als Pisten auch im Winter regelmäßig präpariert wurden?


Naja, "schon" ist relativ, das sind ja dann immerhin gut 30 Jahre seit Mitte der 1950er Jahre... Die 1970er Jahre habe ich ja gar nicht selbst erlebt und die 1980er Jahre skifahrerisch nur als Kind, aber zumindest bei Pause und auch Ritz ("Mit Auto und Ski") sieht man in den 1970er Jahren noch nicht viele perfekte Pistenparkette aus heutiger Perspektive.

@Kaliningrad:
Zitat:
Casati-Hütte:

"La prima manovia è stata nel 1957. Mentre lo skilift ha funzionato fino al 1979 con la relativa Scuola di Sci estiva."


Das ist ja eine spektakuläre Neuigkeit! Das bedeutet, zum ersten Mal haben wir klare Jahreszahlen für die Betriebsdauer des Schleppliftes dort oben?! Von 1957 bis 1979! Aus welcher Quelle stammt denn diese Information, wenn ich fragen darf?
Faszinierend, dass die 1979 dort oben Schluss gemacht haben, ein Jahr früher aber am Scercen ein ähnlich strukturiertes Gebiet aber neu aufgemacht hat (über 200 Hm tiefer gelegen, im Übrigen... Vielleicht könnte man an der Casati sogar heute noch in manchem Sommer skifahren...) und auch 3A erst vier Jahre früher in Betrieb ging. Das bedeutet, die Ära der Sommerskigebiete ohne direkten Lift- oder Pkw-Anschluss war noch nicht ganz vorbei!


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BeitragVerfasst: Fr, 15.03.2019, 23:40 
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Emilius3557 hat geschrieben:
Aus welcher Quelle stammt denn diese Information, wenn ich fragen darf?



Vom Renato, direkt von der Casati-Hütte.


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BeitragVerfasst: Di, 19.03.2019, 19:06 
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@Emilius: Wenn Kaliningrads Zitat richtig verstehe, dann ist 1957 noch nicht der spätere SL, sondern lediglich ein erster Seillift in Betrieb gegangen. Wann der spätere SL in Betrieb gegangen ist, weiß ich nicht - wohl vor 1967/68, weil der 800m lange Lift, der erwähnt wird, wohl nicht der Seillift sein wird. Und der Bauweise nach vermutlich auch nicht lange vor 1967. Ob der Seillift bis zum Schluss gestanden hat weiß ich auch nicht, es könnte also jeweils zwei Phasen mit nur einem Lift geben haben (am Anfang und am Ende).

Interessant ist, dass der SL (der wohl ein Leitner sein dürfte) wohl keine höhenverstellbaren RoBas hatte. Das könnte auf eine doch kürzere Saison hindeuten, focussiert auf den Hochsommer (? die Zeitzeugen werden es genau sagen können). Zum Vergleich: der Leitner-SL am Chavière auf ähnlicher Höhe war zu Beginn der Sommerskisaison (auch der war ja nicht für Winterbetrieb/Ganzjahresbetrieb ausgelegt) teilweise Schnee bis an die Robas ran - und die waren schon Höhenverstellbar. Das deutet ggf. darauf hin, dass der Casatilift primär für Juli/August - insbesondere Ferragosto - gedacht war. Dafür könnte auch sprechen, dass keine mechanisierten Zugangshilfen existieren, und daher vermutlich der Weg dort rauf relativ Schneefrei sein musste, was vermutlich in den 60ern auch erst im Juli, ggf. auch erst Ende Juli der Fall gewesen sein könnte.

Ist natürlich spekulativ, aber ist ja auch spannend, Beobachtungen zu deuten. :)

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BeitragVerfasst: Di, 19.03.2019, 20:08 
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Oder ist das ein Marchisio SL? Irgendwer hat glaub ich neulich bei SL am Tonale, der eine ähnliche Stützenform hatte (glaube ich), geschrieben es sei ein Marchisio. Tja, ich weiß es nicht...

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BeitragVerfasst: Di, 19.03.2019, 21:17 
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^ Parallelbetrieb Seil- und Schlepplift


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^ Parallelbetrieb Seil- und Schlepplift


Ich würde sagen, dass der Schlepplift ein Leitner war.


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^ war in Betrieb Juni bis September


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BeitragVerfasst: Mi, 20.03.2019, 18:58 
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RetroRebel
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Ja, Mitte/Ende Juni offenbar. Von wann war die Publikation gleich? Da dort nur von einem Lift die Rede, und es sich offenbar nicht um den Seillift handelt, meine Vermutung das gegen Ende eventuell nur noch der SL in Betrieb war (also, wie oben geschrieben: erst Seillift, dann beide, dann nur noch SL, dann Ende).

Möglicherweise ist das auch ein Grund für die Einstellung des Betriebes gewesen, dass es zu viel Aufwand war, den Lift auszugraben und zu justieren, wenn da nichts höhenverstellbar war. Also generell ist vermutlich das Geschäftsmodell mit Jeep-Anfahrt und eigenem Aufstieg etwas weniger erfolgreich als ein Model, wo man wie am Stelvio auch bei guter Wettervorhersage selber mit dem Auto am Freitag abend hinfahren konnte, und dann ein Wochenende Sommerschilauf betreiben, ohne den Aufwand am Casati. Aber die schlichte Konstruktion des SL heißt vermutlich auch relativ viel Wartungsaufwand.

Man müsste mal Luftbilder vergleichen, dann könnte man sich den Gletscherfluss seit 1979 ansehen... tja schade, war schon ein cooler Lift!

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BeitragVerfasst: Mi, 08.04.2020, 10:05 
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Was haltet ihr von dieser ungefähren Trasse des Schleppliftes an der Casati-Hütte? Die Länge wurde ja irgendwo mal mit 800 m angegeben, daran habe ich mich orientiert. Mir ging es vor allem darum, den ungefähren Höhenunterschied des Liftes abzuschätzen und hier komme ich auf 3250 bis 3380 m, also gut 130 Hm.
Was meint ihr?
Das zugrundeliegende Luftbild ist von 1982/85, aber die Liftmasten sind egtl. kaum auszumachen (Auflösung dann doch nicht gut genug)

Welche Kapazität mag der Lift gehabt haben? Wohl sicherlich nicht mehr als 600 p/h und das wäre schon großzügig, oder?


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BeitragVerfasst: Mi, 08.04.2020, 12:01 
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dünkt mich das nur oder liegen da noch Masten rum?
https://www.google.ch/maps/@46.4632372, ... 200!8i3600

Edit: Ja definitiv:
https://www.orobie.it/articolo/2018/10/ ... ale/30903/


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BeitragVerfasst: Mi, 08.04.2020, 13:09 
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Zitat:
dünkt mich das nur oder liegen da noch Masten rum?
https://www.google.ch/maps/@46.4632372, ... 200!8i3600

Edit: Ja definitiv:
https://www.orobie.it/articolo/2018/10/ ... ale/30903/


Danke für den Zeitungsartikel! Die Masten im Google Maps-Luftbild habe ich auch gesehen, für die Messung aber das ältere verwendet, da das zeitlich sehr nah an der Betriebseinstellung des Liftes (1979) liegt.


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